Esser sprovvisti di solo amore
e’ quella battaglia cosi’ ingannante
quando riesce ad esser vittoria
della morte dentro la morte
nel dolore d’esser cosi’ stretti
da non poter essere piu’ persona
da non comprendere piu’ il senso proprio
avvinghiati nella morsa atroce
di tante forme di dolore.
C’e’ quello personale
fatto di storie cucite addosso
per sentirsi vittime senza appelli
per sentirsi inadeguati nella propria bellezza
per afferrare solo l’inghiottimento dei vari palliativi
per annegare solo nell’oblio perenne.
C’e’ quello cosmico
fatto di strappi dalla fonte Amore
per dare non senso in un non ricordarsi
per anelare continuamente la vita altra
in quell’altrove che e’ familiare
in quel luogo di non dolore cosi’ lontano
in quell’immensita’ che qui non si puo’ afferrare
in quella sanita’ d’anima completezza.
Il dolore di vivere e’ cio’
ricordo dell’amore incondizionato
quello che e’ la la sua non misurazione
quello che e’ non giudicante ne’ costruito
quello che e’ dare senza aspettativa
per quanto dolore invece e’ il dramma
per quanto dolore invece e’ cercare e cercare…