La coercizione continua
posta dinnanzi alla liberta’
crea il voler scegliere
quanto ancora di te stesso
deve morire per poter rinascere.
E’ una morte che vuole vita
ogni volta che si decide
quanto esiste di te per te
quanto volere di te per te.
E’ una vita nuova
creabile perche’ pulisci te
in tutto cio’ che…non e’ te
in tutto cio’ che…comprova amore
quello che ascolti attraversandola
la vita dell’anima eterna
che t’accosta alla pace
mentre morire significa vivere.
E’ dolore…troppo dolore
quella qualificante arresa
al chiunque tu sei per te
al chiunque tu comunque sei
nella poliedricita’ del divenire
mentre piano provi dopo il dolore
tutto quel desiderio di pace
tutto quell’amore mai visto
tutta quella densita’ mai toccata.
E’ gioia…troppa gioia
e…piangi un po’ di meraviglioso
si’…quello che splende di luce…