D’impulso scrivo stamane
di quanta rabbia non affrontata
induce l’uomo a colpire il simile
per ascoltare solo l’istinto di morte
molto piu’ facile da esprimere
quando non si conosce chi si e’.
Il compito personale dell’uomo
non e’ far prevalere facilmente
quella propensione di dottrine
alienanti la sacralita’ dello scopo
che e’ quello della pace costruita
dentro…proprio a poco a poco
dentro…perche’ le azioni non siano mai
bestialita’ che non ci compete come specie
in odio che ha origini molto piu’ profonde
mai trascese perche’ e’ piu’ facile
farsi strumentalizzare che usare altro
proprio quella conoscenza di cui parlo sempre
che c’innalza quel gradino un po’ piu alto
che mere individuazioni pure legittimate
da una falsata identita’ che non e’ dell’uomo.
Quanta stima per se stessi ci vuole
nella necessita’ d’essere in crescita
d’essere magnificenza conseguenziale
nel salto quantico delle proprie scelte.
Ma…si ha il coraggio di scegliere
ma…si prova solo un po’ ad evolvere
in quella divinita’ personale che diventa
l’eguaglianza di tutti per ascoltarsi
nell’inaudito sentire quell’anima
guida d’ogni percorso finalizzato
allo scopo di per lo meno conoscersi
avendo stima di se stessi come uomini.
Possa il tempo fare da paciere a chi
ramengo d’idealita’ possa davvero
…diventare amore!
Il mondo tutto ne ha bisogno.