Mare dolcissimo
d’infinito che mi sfiora
in quell’ogni volta
che mi pongo nuda di me
dinnanzi ad ogni ingarbugliato
che piano cerca dipanamento
per quel giusto di misura
che sempre adattiamo come vestito
che ci protegge da indiscrezione
in quel cercare di capire
con cupidigia di stilettate
l’altrui impedimento di nudita’.
Ci sono tante volte
buita’ protettive
come fossero rifugio ancora
di quel mai avuto ne’ preso
perche’ non si hanno attributi validi
a poter vivere con amore
il breve tempo di questa vita.
Alzo le mani e cedo al buio
il regnare incontrastato
d’un percorso cosi’ triste
che non puo’ prevaricare la mia vita
in virtu’ d’un sentire inutilmente
la propensione all’incondizionato.
Alzo le mani con rispetto all’altrui
d’un mondo cosi’ solaggine di tristezza
che mi allontano chetamente
da cio’ che non posso raggiungere
…il cuore di chi e’al buio.