Quando la morte
ci tocca dentro
…di dolore…di distacco
si prova un’ingiustizia
quella che non ci fa pensare
ma solo provare angoscia
nelle perdite d’affetti
nelle salde certezze dei vivi
che devono accettare a testa china
quel dilagare di dolore.
Radici dentro mai strappate
sembrano nel buco residuale
lasciare terra smossa
irrorata solo d’afflizione
perche’ nessuno vuole perdere
neanche cio’ che in fondo
…non ha dato
quel frutto di amorevolezza naturale
soppiantato da disabitudine
a dire…ai nostri cari
nonostante tutto…io ti voglio bene.
Aspettare che il ciclo chiuda
l’inesorabile cerchio della vita
preposta sempre e sempre alla morte
in tutta la trasformazione
esempio di quel che siamo
…nati per morire
…nati per completare cerchio
in quella legittimata percorrenza
che ci annovera nel dolore
quando s’avvicina la chiusura…