Vorrei…a volte
non essere pensiero
ma istinto solamente
quello come la natura
che spinta dalla sua proprieta’
riesce ad essere sempre
quella sorpresa capace d’essere
meraviglia intrinseca.
Vorrei…a volte
non essere anima
ma…solo nulla
per poter essere nulla
in quel non essere profondo
che ha impiegato intelligenza
per sparire e non esistere
nella difficolta’ cosi’ infilata.
Vorrei…altre volte
essere entrambe le realta’
quelle vere di me stessa
e…quale me davvero
nel produrre appagamento
nell’accordo naturale di principii
cosi’ misteriosi che lasciano dentro
quella prima corrispondenza
che non coincide mai davvero.
Senso e’ tutto l’insano
quasi che fosse cio’ modifica
ad un modo d’essere proprio sofferto
per lo spessore che s’evince
dal dolore d’essere o non essere…
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