Argento che si riflette
nello sciacquio d’onde
l’effemerità della corsa
in quel vivere spasmodico
che abbruttisce l’umano
in quel cercare l’eterno
in ciò che non è
scambiandolo poi
…per verità.
L’eterno che è in noi
poggia su pilastri
…individuabili
…raggiungibili
…afferrabili
non nella concretezza
ma nel fluido…piccolo
colpo di..fortuna
che possiamo comunque
…cogliere per noi.
Argento che riflette
il sorgere d’oro del sole
mentre…il senso di me
è chiaramente visibile
qui…sulla riva della vita
…al sorgere del sole
…al canto del mare
nella musica dolcissima
che è quanto mia
quanto…condivisibile
e nostro…solo nostro…
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