Concerto che si poggia
ad esser di bellezza assurto
a gloria dell’immenso aperto
quando e’ cosi’ sincera ogni belta’.
E’ il bearsi cosi’ grande
quando l’attimo di vita
sembra premiarti ancora
proprio perche’ ne senti alito
che prescindo dalla vivezza
perche’ e’ consono al mistero
d’esser spettatori e partecipanti
alla facolta’ che ti fa scegliere
quell’esser vivi che sorvola
quella mortalita’ insita in ogni
quando si nasce per poter finire
quel compito affidatoci e preso
con quella responsabilita’
…che appartiene
non alla distrazione
non al superficiale
non al non rispondersi
non al frastuono
non all’ingratitudine
perche’ non hai voluto capire
quanto ogni tassello e’ quello
ne’ piu’…ne’ meno
come combacio del mistero finale.
E’ cosi’…ne’ piu’…ne’ meno
d’una grande vita che prende forma
in una pietra…in un’onda…in un fiore
e persino in un uomo…si’…ne’ piu’…ne’ meno.