Quanta molla tirata
nello spasmo della forza
e’ quell’intensita’ sofferta
d’uno spingere la vita
come se fosse in bilico sempre
nell’equilibrio d’istinto
che presuppone essere o non essere
nel divenire ogni volta
o l’uno o l’altro
mai nella distinzione
d’una pace dentro
bilancia d’un propendere
nella verita’ assoluta
d’ascoltarsi nel sussurro
mentre alita la vita
mentre scorre tutta la vita
mentre l’accogli nella giustizia
d’esser per lo meno onesti
nell’ingiustizia che viene imposta
a chi invece sembra vittima
ma in realta’ ama soltanto.
Quando siamo cosi’
col peso della pazzia altrui
che cementa l’emozione incontrata
onorando la sua sacralita’
ad ogni tirata di molla elastica
che regala le raggiunte intensita’
ecco dilagare perdita di senso
mentre il desiderare logica
sente la forza del non spiegabile…