Il gusto dell’infinito
arriva fino a dentro
perdendo lucidi pensieri
cosi’ devianti di pesi
che non appartengono
all’attimo d’ora cosi’ bello.
Il gusto dello sguardo
quello aperto dell’umano
che riesce a perder direzione
perdendosi ad afferrare
quella volonta’ scrutabile
nella bellezza si’ gratuita
che resta solo apparenza
quel gusto che affina dentro
i sensi e l’integrita’ messa
per carpire il senso di te
nell’attimo che t’afferra
portandoti lontanissimo
in un sogno di bellezza
che pur c’appartiene…e’ nostro.
Il gusto dell’infinito
e’ quanto spazio dai
a quei luoghi d’anima nascosti
nella trincea dei divieti
quelli sempre pronti ad ergersi
come unica possibilita’ vita
non abituati all’accondiscendere
a quei moti dentro capaci
di dare gusto alla vita
di cui non capiamo proprio niente…