Rinchiudere l’oscurita’
non perche’ sia piacere
e’ quel recintare il nostro buio
senza partecipare davvero
a quel dono avuto
chiamansi…vita.
I tanti recinti interiori
stabilenti confini conosciuti
racchiudono sicurezza apparente
che serve per difendersi
dallo sconosciuto che viene radiato
…espulso ad oltranza
perche’ cosi’ possibile rimane
quella pseudo-vita protetta
da me stesso fino alla morte.
Lo sconosciuto e’ la sorpresa
e poi…una carezza dolce
e poi…un abbraccio di calore
e poi…un amore di pieno
e poi…un incontro di piacere
e poi…una totalita’ che sfida
ed e’ cosi’ in grado di scavalcare
quelle mura cosi’ alte e grigie
dove non arriva mai luce
dove non si sa essere che piegati
dove non si sa dividere l’equilibrio
dalla giusta causa
dalla giusta misura
dalla grata appartenenza
…alla luce d’anima
…al piacere d’esser vita.