Il ritmare l’eterno
nel muoversi naturale
della marea che s’alza
a render soggetto di riflessione
l’abbandonarsi chetamente
al risvolto dei pensieri
unificati dalla cadenza
dell’anima che vibra
prendendo lei voce dentro
quasi amica d’assoluto
nel “relax” emozionante
d’una emotivita’ premiante
aprente amore di sicuro.
Un volto emerge da spuma
e…luccicano gli occhi
del viso e dell’anima tutta
come se quel sorriso sornione
d’un vedere quelle fattezze
regalasse la carezza
quella da porgere ad un invisibile
che pure e’ dentro te
vivido d’esser portante
d’un guizzo improvviso
capace di starti accanto
anche se e’ solo irreale
con il quale intessi armonia.
E’ tenero abbandono
al desiderio d’abbraccio
abbandonato ma non dimenticato
di quanto e’ profonda la visione…
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