Quante storie sono uguali
nel tempo e nell’esser tali
di dolori tanti trasportati
che saranno bagaglio individuale
quando l’approccio a vita
diventa difficolta’ senza pieta’
ancora e ancora del disagio proprio
portatore sempre di dolore.
Quante infanzie negate
sono quelle malsane abitudini
dei “grandi” che crescono i “piccoli”
dando solo ampiezza disamorevole
di una costruzione d’una persona
che sara’ futuro del mondo intero
non cosa da poco a ben interpretare
ogni divenire che senza amore
non cresce di bellezza ma di negazione
quella trasportata poi nella vita
che prende la via del negarsi
ogni bellezza che sempre arriva
nella cecita’ di non sentirla nemmeno
quella fortuna di possedere vita
che merita d’esser vissuta.
Quanto spreco invece inizia da lontano
quando difendersi dal dolore
sente la ferita aperta dentro
ogni volta che l’amore non emerge
poiche’ si trasmette l’incuria verso se’
con quei messaggi muti
che sono solo impronte di squarci…