Quel che ho capito

e’ l’ennesima lezione

da fermare dentro

per non incorrere piu’

nella facilta’ di comodo

d’appoggiarsi alle illusioni

di favole dette a se stessi

per quanto solo fantasia.

Ognuno e’ solo

questa e’ una verita’ assoluta

e tutto cio’ che tentiamo

di apporre ad una carenza

patita…voluta…sentita

sfiorata…combattuta…costruita

e’ solo pura fantasia.

Ognuno e’ solo

e tutto cio’ che facciamo

per combattere questa verita’

ci riempie alla fine

di sola sofferenza

perche’…chissa’ “perche'”

combattiamo questa unicita’

come se appartenere all’illusione

ci facesse sentire forse meglio

creando agglomerati di costruzioni

dimostrazione del contrario

decantando per l’uomo

l’idea di…”un essere sociale”

quando tra noi tutti

non c’e’ niente di sociale.

Sociale e’ cio’ che accomuna

nelle idee…nei comportamenti

nell’insieme che forgia tutto

come se quel tutto inventato

fosse la realizzazione di persona

mentre non e’ cosi’

…ognuno e’ solo

…ognuno non dice la verita’

…ognuno finge d’appartenere

perche’ forse e’ minore la sofferenza

di quel vuoto che non ti accomuna

ad altro essere umano.

E si finge…e si finge…e si finge

e…s’infanga quell’onore dentro

d’amare davvero la condizione

di una grande opportunita’ privilegio

…essere tutti in tutto!