Quanti massacri personali
sono perdurati nel tempo
per tematiche profonde
che vengono da tanto lontano.
Spesso non si sanno guardare
quei disastri che si portano
come fossero logici e normali
perche’ si abitua piu’ al negativo
quella umana specie
che cresce con l’idea che e’ cosi’
…piu’ sofferenza e’ uguale a norma
…piu’ dolore e’ uguale a giusto
…piu’ disamore e’ uguale a finzione
e…l’indifferenza senza pieta’
accomuna i piu’…cosi’ abituati.
Quanta non pena c’e’
per tanto subire dentro
mentre si crea la non felicita’
…non in….felicita’
ma negazione e’ normale
fin troppo maleficamente normale.
Non ho rabbia maleficamente normale
per tutto cio’ che si vieta a se stessi
di quella bellezza che diventa giustizia
nella dispersione invece d’amore
che si accartoccia sempre piu’
come fosse l’inutilita’ a pretendere
di sapere quella fame cosmica
che e’ solo fame d’amore che travolge
quando lo si permette…travolge.