Formale e’ assuefazione
alla vita ormai consumata
nello spreco assoluto di forma
che ti ha reso schiavo dentro
mai attraversato da luce.
Formale e’ abitudine
alla vita che detta regole
quelle altrui mai le tue
quelle uguali senza complessita’
relegando il tuo senso nello spreco.
Formale e’ stantio
di quell’accumulo regole
cosi’ intrecciate di auspicio
che sentirsi affogati sembra lontano
nell’abitudine che ti forma man mano.
Formale e’ la regola
quella che t’elenca senza pieta’
nel dovere mai nel piacere
che semplifica nella piattezza
gli arrivi che hanno un prezzo.
Formale e’ piegato.
Formale e’ indifferenza.
Formale e’ giudizio.
Formale e’ non desiderio
…di vita che riesce ad esprimere
anche quel te cosi’ vero
che la forma non addomesticata mai
quella disagevole conseguenza formata
dall’uguale che langue dentro
d’altri perche’ che non sono formali…
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