Il frusciare dentro
della medesima brezza
che accarezza foglie attaccate
a non volersi perdere ancora
nella morte del freddo gelato
che le invita a lasciarsi andare
a formare tappeto che scricchiola
mentre ne calpesti la consistenza.
Il frusciare dentro
cosi’ intriso d’amore
che…guardarne il volo
insieme alla distanza cosi’ vera
che divide reale ed irreale
per la staticita’ di comportamenti
che sono solo crescita silente.
E si’… si cresce nel silenzio
quello che cambia dentro
le direzioni di essere o non essere
a secondo della capacita’
d’ergersi o d’uccidersi
per quella disabilitante abitudine
a non aver coraggio d’essere.
E si’…si cresce col dolore amico
mentre si sfronda il passato
togliendogli potere di retaggio
che apre il chiedersi tanto e tutto
mentre il silenzio guarisce
le ferite date ed avute
cercando di capir se stessi sempre
per il doversi dire… nato ancora…