Davanti a quest’immensità
sento il deserto d’ignoranza
quello di chiedere tanto
a me stessa soprattutto
nel pormi domande
senza parvenza di risposte.
Davanti a quest’immenso
dello scibile umano
della solitudine intellettiva
della insormontabile ignoranza
mi chiedo quanto non sapere
mi chiedo quanto ignoro
mi chiedo quanto invece intravedo
come scavare una buca profonda
e…non arrivare mai a finire
e…sapere di non poterlo fare
per questo limite,che è il tempo
e poi… il tempo che ho sciupato
e poi il tempo che ho bisogno ancora
per cercare d’essere umana
nella consapevolezza di non esserlo.
Io che con la torcia di luce
cerco tra le ombre…il visibile
cerco tra le certezze…quanto invece
…è incerto…non c’è
e…litigo con me… di me
e…rido come Socrate
…di me e del mondo
…della vita e della morte
…del mare d’anima
che…mi travolge…
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