Caro Georges
dalla tua conoscenza
ho compreso di più l’uomo
nei suoi nascosti infiniti
senza per ciò averne
…amore.
E’ una tenerezza nuova
che ho scoperto d’avere
in quel piangere insieme a te
tanta mancanza di gloria
tanto fuggire inseguiti
…costantemente da se stessi
in quell’angoscia di vivere
che non riesce a dare spinta.
E’ un dolore spaccante
che condivido col mare
quello interiore che s’apre
quando quella stessa tenerezza
la rivolgo a me stessa
nell’infelicità di possedere
una magica chiave
che apre la meraviglia
d’esser protagonista sempre
nell’agitato percorso…infinito
condensato nell’emozione
d’averti conosciuto davvero.
Ti ringrazio con infinitezza
nella sicurezza della tua gloria
in quel renderti omaggio
anche se sono…un umana soltanto.
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