Svegliarsi col canto

…di festa allegra

nella primavera all’erta

che il cicaleccio imputa

nel litigio scherzoso

di piccoletti arditi

nei dispettucci tra loro

magari contenzioso di trofeo

…una foglia…un vermetto

come una caccia prelibata

di cio’ che la verve d’effetto

dopo un inverno pioggioso

dopo un inerzia forzata

senza la gioia di potere

che e’ sempre vita.

Svegliarsi col pigolio felice

di passerotti un po’ scarni

che intessono voli felici

nel rimpasto di rugiada

che forma nel trasudare

quella gustosa poltiglia

che e’ contesa di fame

e che realmente e’ spettacolarita’

mentre solo ascoltandoli

s’apre il risveglio dentro

per tanta natura che vive

per tanto di te che e’ pure vivo

mentre buona giornata e’

auspicio di sereno cammino

nelle cose che la vita rende cosi’…