Sentirsi perdente…

Questo piangere è pietà

perchè ho…l’impossibilità

di manovrare la mia energia

per cercare d’urlare

attraversando una mortificazione

attraversando un dolore

attraversando l’evidenza

di come io sia così…fragile.

E’ una fragilità evidente

perchè se mi espongo dicendo

mi sento io …fuori dal mondo

…come se un pazzo dicesse

da un altro pianeta di misura

che…non trova riscontro

nè con la realtà

nè con l’irrealtà

in una pietà verso l’estraneità

…come se dovessi percorrere strade

da un’altra visuale…non mia

che…non trova riscontro

nè con la tenerezza

nè con l’amore

in una pietà …ripeto

…verso l’estraneità.

Ecco la pietà per me

così inadeguata

in una visione dell’essere umano

colmo di appartenenza a se stesso

mentre non è così

e…piangere non è soddisfacente

è…sentirsi perdente.

 

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