Interpretar le paure
…d’un genere umano
così accostato alla negazione
perchè non si è protagonisti
…della propria anima
è il delittuoso incedere
che si verifica sempre
per quell’incapacità a rendere
quell’amore enorme a disposizione
che…si ha paura d’esprimerlo
nella fuga verso il perdersi.
Perdersi nel perduto
come un girotondo mangiatore
di anime immerse di solaggine
cosi’…barricate dietro il vietarsi
il regalante che è…anima.
Quel dono che portiamo
fin dal primo aprir d’occhi
è costellato di preziosità
che viene inabissata in fondo
nel posto più buio della notte
e ricoperto bene di mascherata
in quel “io sono”che non serve a niente
in quel “io ho”che non è riempente
in quel “io” altisonante nell’eco
quasi che da un dirupo
urlassimo fortemente
senza che l’eco così naturale
abbia risonanza nell’Universo
perchè non si palesa la paura…