Crescere è riprendersi
quel destino negatoci
riappropiandosi del coraggio
d’essere fragilità e forza
in quella profondità d’affrontare
per ciò che…ogni volta
di fronte alle nostre ferite
ci neghiamo per paura
come se fossimo di fronte
a quella mostruosità giudicante
che sembra essere protagonista
d’una fuga a priori
di fronte a ciò che è dentro
…nel cuore profondo
quando il silenzio persino
fa paura perchè parlante
quando il dolore persino
trasmette l’angosciosa spada.
A volte è una spada ferente
di quelle veleno d’intenti
quando la si affonda
…volontariamente
in quei nostri consimili
ignari d’essere emulati
di morte lentissima
atta a sfinire apposta
nella sorpresa che sovviene
quando sei ferito e vuoi vivere.
Altre volte è una spada che infliggi
a te stesso che…ti comprova
quel lamento vittima che usi
per far pietà a te stesso soltanto
patendo perchè lo capisci
quanto male fai a te stesso
ma seguiti lo stillicidio
per non aver coraggio di nudità
in quello sguardo che ti devi
per esser degno di guardarti
…così come sei
…così come sofferente lucido
per non aver coraggio un pò
di crescere diventando grande.
Nessuno può salvare te stesso
solo tu puoi e sai farlo davvero…