Nel venticello s’alza mare
in quell’ondulato increspo
che diventa variabilità
mentre tacciono nelle ombre
quelle pensierità ambigue
che vorrebbero trasportare
quelle ombre nella tua giornata.
T’affidi al vento birichino
nella volontà preghiera
di non essere afferrato
da quella strambità bussante
che s’allontana nel vento
mai così benedetto.
Gabbiani nella gola
hanno sempre il solito urlo
mentre il vento è festa
per la libertà che similmente
li rende sapienti diversamente
ma similmente consapevoli
di non aver mai radici
in quella misura ponderatezza.
Quanto è vivo l’intorno
è l’unico pensiero giusto
di cui mi beo assai
perchè guardarlo è vita
da cui aspiro…respiro
da cui evinco…amore
da cui introietto…pace
da cui amplio…anima
da cui apro…spazio
da cui annuso…ampiezza
da cui oltrepasso…limiti
da cui afferro…unione
da cui acquisto…sintonia
da cui aspetto…eternità