Quest’anno ho visto proprio
…la schiuma della pochezza
negli uomini senza etica
…la perla dell’anima
negli uomini senza titoli esposti.
Per la schiuma di pochezza
intendo quella prevaricazione
di persone titolari di professionalità
diventare proprio degrado
…con cassette di frutta
messe a guardia del posto macchina
…con orari di silenzio da rispettare
messi a guardia dell’insolenza
…con giravolte di rispetto verso sè
bardati da titoli fantasmi
in cambio d’un etica ramenga
in mano al ladrocinio d’appellativi
nella violenza poco sana
verso i compiti negati
di chi…del proprio lavoro pagato
…con l’abuso dell’ignoranza
nel sorprendere con attacchi
all’altrui intelligenza.
Forse qualcuno ha dimenticato
d’esser ricco solo d’aria
e…sgonfiare un tale palloncino
d’ego mal riposto assai
è il tempo…mai negante
la giusta dose di scoperta
di quanta maldicenza è
parlare pure d’educazione
nel quantitativo di vergogna
che provo a delimitare
con mai rassegnata piega.
Ho incontrato invece
…l’anima dell’uomo
in chi…non ha titoli
da esporre come inutili trofei
che sono esempi nella vita
e…nel rapporto porto al prossimo
del mondo operaio semplice
…nel non dimenticare mai
quel grazie e quel per favore
che li rende gentilezza
nella lealtà di principi imparati
col sudore e le prevaricazioni
che hanno dato qualifica
a quell’anima che è gustata
con quella dolcezza di fondo
che accomuna chi ha patito.
Sì…ho ritrovato quei valori
tra gente che apparenza nega
quella consistenza di lealtà
così ammaccata dai “professionisti”
molto poveri di vita dentro
e credo…da oggi in poi
di chiamarli…dottori della vita.
Loro non hanno bisogno
…di cassette di frutta prepotenti
nè di urlare per esistere
nè di rubare per vivere
nè di abusare per potere
nè di negar saluto di maldicenza
nè di essere così vergogna
per esser morti prima del tempo.
Loro sono vivi nel capire
quanto la morte è quella famosa
…la Livella di Totò!