Il sole…così alto
sparge la sua luce
tra le siepi così lontane
dei monti prorompenti
in quella maestosità
di curve così scoscese
nelle valli rade d’alberi
che…quella brullosità
sembra ancor più nudità
nell’essenza d’un essere
quella meraviglia d’unico
che si perde nel lontano
dietro le ombre ovatta
che scompaiono nel lento
d’una salita alla luce
nel sole che le accarezza
quasi dandogli alone
nel mistero d’esser salde
rotondeggianti di forme
inarcate al vento
piegate di sofficità
nell’esser proprio tondeggianti.
I pennacchi di nuvole
sembrano infilarsi accostati
alla nostra vista mai abituata
a scorger la sommità
dentro quella corsa densa
di coprente sommità nascosta
da addensato inspiegabile
che il pensiero fugge anch’esso…
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