Un gruppo folto di gioventù
…reduce d’una notte brava
ubriachi d’alcool e libertinaggio
gridano all’unisono di selvaggità
mentre il gruppo indomabile
da tanto non freno inibitore
fa un pò paura di violenza.
Nudi…in gruppo…gridano
verso il mare che li accoglie
non riconoscendo alcuna libertà
in quel dispiego d’animalità
che ferocia e maleducazione
…intimoriscono,anche ascoltare
quel grido…compatto d’attacco
quasi fossero rabbiosi…i gridi
quasi fossero perdenza…i gridi
ed è commiserazione individuare
…in quella libertà falsata
il disagio della gioventù impaurita
da tante sbarre e divieti continui
che la terra così empia d’ignorarli
rende agli adulti una risposta
in quel che abbiamo noi dato a loro
loro…così impauriti e soli
che sembra…debbano fare branco
per farsi degnare d’un ascolto.
Quanta solitudine è quel gridare
quanto dolore è quella tracotanza
quanta rabbia è l’alcool ingurgitato
per poter dimenticare d’esser soli…
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