Il silenzio è armonia
nel canto d’uccellini gai
che inneggiano fischiettando
ariette d’una dolcezza unica.
Cantano felici assai
rispondendosi tra loro
in quel dialogo nascosto
d’una lingua tutta propria.
Sembrano spettegolare
come massaie affrante
che cantano infelici
d’una stanchezza statica
a differenza assai evidente
d’uno strano cinguettio
richiamante le donne tutte
quelle felici e quelle no
quelle spente e quelle vive
quelle amate e quelle ignorate.
E’ un richiamo pieno
di quesiti e dubbi
che mai sapremo
presi a consumar la vita
in mille affari poco confacenti
di quelle madri stanche
d’aver creato un mondo strano
nei pesi sulle spalle
e nel cuore spento
mentre il canto gaio
poco ascoltato e poco registrato
si spande intorno senza l’ascolto…
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