Nel porgersi di volo
il gabbiano solitario
viene subitamente seguito
da cantosi amici
che formano nel cielo
l’emblema del buongiorno.
Sfiorano l’acqua a filo
sperduti dentro immenso
che apre il volo
nell’ancora e ancora
che risveglia l’emozione.
E’ un sorriso dolce
che inizia d’una giornata
l’apertura d’uno sguardo
da piccoli segnali
che sembrano chiamare
dentro te…è musica
in un concerto di concetti
sgretolati nella mutezza
d’esser qui nel pieno
di quel di te che è.
E’ totalità espansosa
che…elimina soltanto
quell’idea del limitato
che tante volte straripa
come quel volo solitario
inseguito poi da molti
che insieme formano
e sono espressione insieme
di quell’irreale che ci governa…
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