Gianda ,cara
stai crescendo ancora
stai visualizzando
come una torcia accesa
non tanto te stessa
ma…la paura dell’uomo.
Hai tanta tristezza
hai tanta arresa
hai tanto da dire
hai tanto da dare
in quello spreco
in quel che fuoriesce
come spuma prorompente
da ogni forma di vita
da ogni frazione di secondo
da ogni stretto che è spazio
da ogni palpito che è invasione.
Si’…invasione d’anima
in quell’afferrar vita
dentro l’immenso che spesso
invade la tua piccolezza
in quel sapere d’esser puntino
nella vastità di sentire tanto
si rincorre il piccolo e il grande
e si pareggiano e sono te stessa.
Scrivo a te…cioè a me
ma poi chi sono non lo so
ancora cerco dentro l’immensità
quello spazio…quel luogo…quel tempo
quella me che scrive a sè…
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