Raccogliere profumi
dentro l’arcobaleno di luce
che può essere sempre la vita
quando penetra a sciogliere
quei ghiacci interiori
motivo di profondo chiedersi
perchè quel dolore proteso
riesce a congelare l’anima.
Raccogliere manciate
di tanto sciacquettio
nel mare oggi tempesta
che nel fascino d’esser bufera
sembra nel suo costante rabbioso
insegnar la grandezza d’un moto
che ci lega d’intrinseco sapere
quanto in noi quel moto perpetuo
può essere tempesta o pace
può essere guerra o arresa
può essere trovare o perdere
può essere dolore o gioia.
Raccogliere frutto di te
sembrerebbe utopia d’inganno
quando mai si è voluto per sè
nessun frutto conseguenza
di quel lavorio della terra tua
scavando estirpando negazione
in quella distruttività omologata
che mai è gratuita nè conoscibile
per quanto si riceve di senso
densità di fatica che premia…