Tollerare la misura altrui
che…emette continuamente
…ferite…solo quelle
prima a se stessi,e poi agli altri
è l’impegno delle scansarle
quelle abissali…incaute
di porgere a se stessi il peggio.
Il peggio d’un uomo
arriva ad essere cattiveria
quando con metodicità
s’infliggono patenze
nelle aspettative che rimangono tante
…anche sapendone la trappolacità
nel sogno che rimane tale
nel presente che manca di progetti
nel futuro che neanche s’intravede.
Ogni giorno…fare i conti
di un disavanzo reale
rispetto al silenzio morte
che contorna il buio del non sapere
e poi…resoconti personali
e poi…paure che sormontano
e poi…immaturità che s’evidenzia
ogni giorno…ogni volta
senza poi domani
senza poi persino tra un’ora
senza poi che…non esiste
e…tollerare perchè c’è la speranza
che si tolgano le maschere
e ne esca nella nudità
non un corpo ma un’anima…
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