Le rocce montagnose
così scavate da natura
…sembrano scurite
dal grigio sottostante
che nel suo schizzoso moto
domina la baia d’ardito.
E’ uno spettacolo riempente
di quel fascino bambino
d’un perchè mai risposta
che tante volte c’è stato porto
per quell’inspiegabile indefinibile
che rappresenta il fascino.
Il fascino è così
…subdolo a volte
perchè non t’appartiene
perchè non si è abituati
ad aprire quello sguardo chiuso
all’inspiegabile indefinibile.
Sono quelle variabili
che s’arrampicano dentro
forse per ricordarci
quella parte nascondiglio
dove infiliamo segreti
dove percepiamo palesemente altro
in quell’oltre irrangiungibile
che fa comunque parte di noi
e nelle spettacolarità istintive
sembriamo stranieri con noi stessi
in quella sorta di piegato
che srotola invece un mondo…