Le nuvole arricciate
nel rotondo di se stesse
piegano l’aria
oscurando il sole
che vorrebbe far capolino
ma nel contempo vi rispetta.
Rispetta il vostro sbarramento
con una rispettosa ossequianza
come un dialogo muto
che noi non comprendiamo.
Gli uccellini svegli già da un pezzo
sono gli unici a capire
che il sole splenderà tra un pò
e le nuvole faranno retromarcia
in quel linguaggio che noi umani
…nemmeno ascoltiamo
presi dall’effimero di noi
distratti assai e poco esperti
d’un dialogare oltre le righe.
Forse nemmeno sarà attento
al mutamento d’energia
che il sole porterà nel canto
quel canto non raccolto
d’uccellini…nuvole e sole
mentre consumerà il suo percorso
in una giornata di corsa andando
quasi che non esistesse altro
che quella sordità e cecità infilata
in non guardare mai il cielo
per la paura d’un gusto ormai perduto
di poter esser uccellino solo una volta
senza far nulla…gioiendo solamente…