Senza futuro…appare
quella realta’ poggiata
su quella falsa riga
di valori “super valorizzati”
da un’epoca insignita
all’insegna del progresso
con tutti e troppi “imput”
che sono svuotati d’importanza
quando l’uomo viene pesato
in base a cio’ che non e’.
Il “non essere”
copre le ferite ed i condizionamenti
abbandono di reale essenza
quando si scopre d’improvviso
quale sia…il vero dolore
quale sia…il vero sopruso
quale sia…il vero marciume
in tanta negata analisi
del proprio contesto legittimato
dalla misura del “mai” evincere
…una bugia porta a se stessi
…una visione miope dell’assieme
…una recitazione porta con solerzia
d’una totale assenza di verita’
in quanto…non la si vuole
in quanto…non la si aspiri
anche se la recita diventa tristezza
come se ci fosse una mancanza interiore
…d’assumersi responsabile ruolita’
nell’essere ognuno cio’ che si e’…