Fragilita’…

Piega le membra vecchie

d’un uomo che vuole vita

in un “ancora” che si riduce

che demanda al poi l’inevitabile

quando…lasciando il corpo

sentirai ancora quanta vita e’

…quell’aspetto sconosciuto d’incontro

dove si diventa altro nell’oltre.

E’ tenero quest’uomo

ancor sempre rivolto a se’

…a quel bimbo mai amato

che invece poi…da grande…ha ricevuto

dalla vita che ha pareggiato

…il famoso conticino

che forse direi…si e’ equilibrato

ed il maltolto dovrebbe essere per te

…la riconoscenza verso la vita.

Piega…quasi dormendo

il corpo stanco che e’ arrivato

senza piu’ a volte…nemmeno desideri

per l’egoismo che appartiene all’uomo

quando deve lasciare questo mondo.

Di la’…caro uomo fragile

e’ piu’ di qua…ne sono certa

e…si lavora e…si cresce e…si e’ armonia

e…farai pace con tua madre

che ti ha negato il suo amore

e…l’abbraccerai con l’anima

cosi’ riempito d’incolmabile vuoto ricevuto

che sara’ invece…l’amore suo…

 

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