La distesa del vento
che oscilla di vibrante
spazza via la noiosita’
d’un sempre uguale stantio
che puo’ diventare la sedimentazione
in quell’accostarsi spento
che e’ l’abitudine di non volerla
…proprio quell’usualita’
consuetudine dell’uguale
nella noia del perpetuo
che non accosta ad un divenire
che rimane piegato e spento
per la paura d’abituare la vita
a quel non emozionarsi piu’
innanzi ad un moto d’animo
che percorre freneticamente
proprio l’aleggio di vento
che…puo’ diventare carezza
che…puo’ diventare abbraccio
proprio perche’ lo ascolti il moto.
Devasta e scopre
la copiosita’ dell’esser uguali
mentre cio’ che e’ di liberta’
e’ cio’ che desidera di tanto se’
…libero d’essere o non essere
…libero di movimento o stasi
…libero di consistenza o trasparenza
ma…vento che chiama amore
ma…vento che ascolta la sua anima
ma…vento che esprime solo vento…