Scrostare le patine
ormai cementate dentro
per l’abitudine a porsi
come fossimo programmi
solo di sofferenza e mai d’amore
sembra la prerogativa comoda
di piegarsi ad uno standard
che ci accomuna alla negazione
d’un principio di diversita’
che…puo’ diventare propensione amore
che…dovrebbe elevarci ad essere
solo lucentezza visibile
…nell’esterno di noi
…nell’interno di noi
quando la paciosita’ diventa
l’unico programma valido
nella crescita d’ognuno.
La natura e’ l’unica madre
che c’insegna con l’esemplarita’
cio’ che…neanche guardiamo piu’
nella paura d’abbandonarsi
alla scorrevole conseguenza
che…distingue la differenza
oltre quel “noi” che soffre ancora
da quando…crescere significa guerra
da quando…grandi significa potere
da quando…uomo significa rabbia
ed il compito d’ognuno viene scambiato
come prevaricazione morendo d’amore
quello negato…quello mancato…quello desiderato…