La “pellecchia”…

Senza quell’appiglio

individuabile…da costruzione

e’ quel residuo sgonfio

come se “sgonfiato”un palloncino

la “gomma” della rimasta situazione

fosse il simbolo di una comprova

allorquando quell’ego smisurato

…sgombrato dalla circostanza

avversa ed improvvisa

lasciasse la “pellecchia” del te

quale sei…come sei…dovunque sei.

Senza quella sensazione riempente

creata come “escamotage” di sopravvivenza

non si e’ che “pellecchie” residuali

d’un innaturale accomodamento

che nasconde verita’ indigeste.

Quelle verita’…fanno male

perche’ t’impediscono di digerire

la vita in tutti i suoi risvolti

…nel dolore come nella gioia

nella circostanza d’una variabile

che mette a prova il proprio spessore

…semmai ce l’hai

e…se manchi di qualita’

resta solo appigliarsi alla superficie

d’un ego sgonfiato e mai solido

in quanto crea l’illusione di saper vivere

in quanto crea vanagloria di dettagli

dove la vita mette alla prova chiunque

perche’ il pallone neanche si gonfia…

 

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