Arrivano…ai miei piedi

le onde birichine del mare

nel minimo di mosso

che gioca ad esser se stesso

in una capacita’ mai umana

d’esser conforme al proprio compito

di prendersi un po’ meno seriamente

nel gioco della ruolita’ individuale.

E’ un rincorrersi di pieno

…quel ritmo di suono

individuato chiaramente

persino nell’eco che si crea

nel perpetuo espander se stesso

con la ridondanza del dettare

quell’esempio di capire solertemente

mentre vagare nel pensiero

allontana angosce e paure

d’un modo assai esperto

d’insegnar una modalita’ d’accesso

appoggiati con lo sguardo nell’altrove

che individua la speciale voce

d’un mare che percorre ritmando

un’oltre da prender dentro.

Arrivano…ai miei piedi

nell’invitarmi a giocar un po’

negli schizzi trasparenti di sostanza

che uniscono di gioia ricercata

quel giocarsi d’attimo bambino

dove il presente e’ sovrano

mentre immersi i piedi…si godono le onde..