Prospera sempre
dallo sciacquio cantato
…quella stana pace
invasiva ed allargante
che…sembra agganciarti
come essere d’unicita’
ad un’altro tipo d’ampiezza
nel segnale profuso
d’un aprente energia
che si riesce a sentire
in quell’oltre d’ognuno
allorquando distesi affanni
ci fanno condurre lontano
nella spazialita’ dell’infinito
…in un luogo indefinito
…in un tempo senza importanza
come fossimo altro da noi
forse migliori o meno
densita’ di qualcosa magnificante
che…ci eleva d’altro
rendendo anche noi magnificenza.
Esser vivi o morti
non importa piu’ per quell’esserci
strutturato di recinzione
…nel recitar pezzi di tempo
…nell’ascoltare pezzi frammento
quasi che ogni piu’ piccolo d’esso
non essendo verita’ ma blasfemia
e’ la condanna a vivere
mentre puoi scegliere se vuoi ancora…