Mare inrespato
dalla brezza mattutina
che soave crea movimento
leggero…come respiro
che pare calmierare
quegli afflati inutili
di pensieri non compiacenti
alla maesta’ dell’Universo.
Quante devianze
arrecano quei disguidi
intercettati come segnali
in una parlante simbiosi
cosi’ accolta e benedetta
al cospetto di tanto profuso
che pare vicino vicino
quell’accettare altro di te.
Cogliere l’attimo
d’un elezione maestra
che strattona la distrazione
di quelle forvianti “cose”
che parlano meno di te
per quanto non t’appartengono
per quanto non fanno parte di te.
Cogliere l’attimo
quando la vivezza presenzia
attraverso il corso naturale
d’ogni percorso individuale
quando ti fermi ed osservi
quando godi del sentire
quando riaffiora la tua natura…
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