Giocando come bimbi
gabbiani virano in cielo
rincorrendo la loro liberta’
in pindarici inseguimenti
…con maestria d’artisti
che creano bellezza senza posa
per quell’innato dono ricevuto
d’esprimere la propria anima.
Si rincorrono come posseduti
da quella felicita’ non umana
capace d’esser espressa facilmente
perche’ non ha limiti incorporati
perche’ non ha finalita’ squalificanti
perche’ non ha divieto nell’esprimersi
in quella scioltezza di avere un potere
nell’insegnare come fare
ad esser felici nell’esser se stessi
in un paragone che viene evidenziato
con la stolta natura umana
capace solo d’un potere uccidente
quando e’ solo impegnata ad impedire
la verita’ del messaggio evidente
d’un perduto gusto al gioco
ritrovato nell’esser bimbi anche noi
per un po’…per un attimo
ogni tanto…giusto per ritrovare
…il volo…quello simile dei gabbiani
che…virano in cielo…di corse
che…urlano per richiamare…l’uomo
accogliendo in se’ solo tanto amore
propagato nel simbolo della maestria…