Quando mi parlo del perdono
capisco quanto e’ difficile
…ingoiare le ingiustizie
…avallare i maltolti
…capire con l’amore
…imputare ai casi mai per caso
…giustificare la propria fragilita’
…compenetrarsi nell’ignoranza altrui
…ubicarsi nella saggezza di oltrepassare
…lasciare andare la rabbia ed il rancore.
Ma…mi dico che…se non lo faccio
rimango bloccata al palo
senza proseguire il mio cammino
…incondizionato…da inseguire
mentre si plasma dentro
la delicata musica dell’anima
specie quando lo sforzo la vorrebbe premiare.
Tutto cio’ non significa giustificare
il malsano agire sbagliato
che significa…nel contempo…condannarlo
senza piu’ che inquini il mio oggi
al quale sono riconoscente
senza far finta che non sia successo nulla
ma ricordarsene…indi imparare
che…la lezione ripetuta ancora
e’ indice di forza e crescita
con l’intento che non dovra’ mai piu’ capitarmi
quel rapporto con le esistenze malate
che seguono il loro cammino senza comprendere
quanto amore ci vuole per vivere…