L’ode…

Il concerto…cosi’ udibile

che circonda il mio “udire “

mi apre alle note della vita

come se…quel gorgheggio

costante…assiduo…festoso

fosse la colonna sonora

d’un attimo di divinita’

nel quale la corposita’ sparisce

lasciando solo spirito d’amore.

Il mio udito affinato

dal concerto d’eterno afflato

sembra intonare ode.

E’…l’ode dell’immenso

che si bea di creato

mentre il rumore del mare

dal lontano nascosto

sembra voler udienza

poiche’ si frammischia

nel canto di beatitudine

che porta ad ergere in me

…la gioia del puro

che diventando onda interiore

mi accavalla d’emozione

in quelle onde dolcissime

da un invisibile porto

come un’udire me stessa

come una gratitudine grande

che s’espande in sorriso

che si piega in una lacrima

…all’ode che inneggia

e…mi rende di piu’ cosi’ fragilita’…

 

 

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