L’aria d’ora…colma d’umidita’
e’ il preludio del cambiamento
d’un tempo alquanto strano
che rende bagnato persino il respiro
in un’attesa che presto arrivera’ dal cielo
nel ciclo d’un inverno alquanto ambiguo.
E’ un’attendere chissa’ cosa
da uno sconquassato andazzo
d’un mondo rivolto solo alla violenza
in guerre…armi…bombe…missili…granate
mentre gli equilibri si devolvono altrove
nella destabilizzazione globale di soprusi
che non guardano ala vita pacifica
ma all’interesse del potere individuale
di chi e’…davvero…il piu’ forte
come se la forza fosse il distruggere
come se la forza fosse morte di vittime
quando l’innocenza dei principi cardine
viene a divenire guerra e guerra dei poteri.
Altro che quest’aria d’ora
cosi’ bilancia di cambiamento
mentre la tristezza della morte violenta
non ha il suo motivo culminante di passaggio
verso una decisiva ed augurabile arresa
verso cio’ che c’appartiene contando veramente
di passaggio verso altro divenire che stabilizza
il motivo d’esser uomini e non oggetti da spostare
nel mondo dei vivi e subito dopo nel mondo dei perdenti.