Il muro…delle parole
e’ scalfito d’un tratto
quasi inutili…le parole
quasi sussurri…le parole
per quel senso che diamo loro
nella partenza d’espressivita’
che a volte…cozza assai
nell’investire di senso dato
a quel che…invece…non puo’ essere espresso.
E’ l’emozione d’ascolto
che ha sillabe creative
quando permetti ad esse
d’esser carpite dall’anima
mai cosi’ sintonica d’eccelso
perche’ crea una condivisione eletta
dove primeggia solo usare se stessi
…scarni di dolore
nella densita’ paradisiaca
dove unisci fili d’eterno
con la mestizia trasformata
dalla vicinanza con il violabile
perche’…ti e’ accanto e…ti conforta
per questo viaggio che sei tenuto a fare
perche’ hai scelto…a suo tempo
di pareggiare pregressi conticini
che cerchi in ogni modo di stanare
con le parole che diventano a volte…mezzo
con le parole che s’usano per fermare…attimi
con le parole che s’avvicinano un po’…al sentire
con le parole che davvero a volte…sono solo parole…