Il vecchio…calpestato…usurpato
vissuto…arrangiato…sconvolto
attaccato…infedele…triste.
Il nuovo…fantasticato…aspettativoso
frizzante…felice…augurabile
sognante…vaneggiato…arrivoso.
E’ sempre cosi’…ogni volta che
si e’ pronti a sperare tutto il desiderato
per un’utopia dei sogni lanciati nel cosmo
dimenticando la pena del vivere in guerra
per quegli obbiettivi prevaricanti d’odio
per quelle donne usurpate di vita
per il clima che diventa futuro ignorato
per i giovani che non hanno piu’ sogni veri
per i vecchi che darebbero amore se fosse permesso
per le politiche dittatrici di diritti fondamentali
per le anime che sono perse nel mare del disamore
per i ricchi sempre piu’ ladri di posizioni
per le famiglie sempre piu’ distanti
per la vita che non ha piu’ sacralita’.
C’e’ solo pianto ad accomunare
per il vecchio e per il nuovo
non potendo che essere spettatori
senza muovere un dito per se stessi
semmai ci fosse l’intenzione di provarci ora.
E’ l’ora che tutti ci aspettiamo
e’ l’ora che tutti possiamo permetterci
risvegliandoci all’amore
risvegliandoci al dono
risvegliandoci dopo la cappa d’ipocrisia
in un augurio d’apertura inspiegabile
perche’ si ama la terra
perche’ si ama se stessi
perche’ si ama il vicino ed il lontano
perche’ si ama il valore d’essere
perche’ si ama questa vita e quella che verra’
perche’ si ama l’onore di potercela fare
se tutti…se tutti…se tutti volessero!