Cara penna…

Cara penna

dall’inchiostro nero

in un’impronta calligrafica

…mutevole e varia

non essendo mai la stessa.

A secondo della posizione

…d’un attimo aperto o chiuso

il mio scrivere si modifica

in segni…dettato del cuore

che mai e’ lo stesso…mai.

A volte e’ largo e grande

con le righe che non bastano

a…far da tramite contenitivo

all’onda che mi possiede

travolgendo la simmetria

con l’impeto dell’anima

che pare voler trasudare impotenza

di quanto e’ il significato profondo

nelle distanze accorciate dal senso

ascoltato…ponderato…vibrato.

Altre volte e’ piccolo e microscopico

in dolore che pare afferrare dentro

con la grandezza che vuole contenersi

nel significare oltre me…altro

accostata al dirompere di riflessione

che lentamente pesa sul cuore

che supporta il viaggio dentro

manifestato con vera sofferenza

che pare…tutto cio’…troppo per essere

alimento…fame…perdita…compenetrazione

nell’oggettivare l’essere anche questo.

E’ facile perdersi dentro l’estensione

d’una modalita’ frutto dell’intensita’

con la quale…cara penna…percorri

il foglio bianco che si riempie

il foglio bianco che diventa me.

Grazie cara penna…amica mia

liberta’…sei la mia liberta’…

 

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