Privilegio dell’assoluto
nella predisposizione d’istante
pronto a rendere premiante
la condizione d’esser vivi
per poterne assaggiare dono
nell’umile arresa alla vita
…ai suoi piedi inchinati
come una rispettosa risposta
che…da dentro muove sottigliezza
come un piegato esplicito
che spiega i suoi grandi dettami
in ogni sguardo…riuscente a cogliere
in ogni respiro…allargato di sintonia
in ogni pensiero…eclissato altrove
in ogni alito…che perde disagio
in ogni parola…che rimane inspiegata
in ogni carezza…che porge ricordo
in ogni vibrato…che decanta bellezza
in ogni frazione…che trasforma te stesso.
Privilegio e’ coglierne spessore
per volere esplodere d’incanto
dinnanzi ad ogni natura di tutto
cosi’ pronta di probabile mistero
allorquando basiti da ritmi
s’arriva ad afferrare un battito
unificato ed unico di profondo
che…riuscire ancora a vivere
resta il modo di comunicazione
d’un altisonante moto
…verso la compiacenza
nel dovere e nel piacere d’esistere…